Parnassus Scientiarum

Catalogo della collezione Waller di storia della medicina e della scienza

 

A cura di Marco Beretta e Andrea Scotti
Iterface editor Daniele Nuzzo

Progetto promosso da:

Istituto & Museo di Storia della Scienza, Florence (http://www.imss.fi.it) Office for History of Science – Uppsala University (http://www.vethist.idehist.uu.se/) Uppsala University Library (http://www.ub.uu.se)

Indice

right.gif (896 byte) Accesso diretto alla consultazione della base dati
right.gif (896 byte) Sul nome Parnassus Scientiarum
right.gif (896 byte) Su Parnassus Scientiarum
right.gif (896 byte) Who’s who di Parnassus Scientiarum
right.gif (896 byte) Lo sponsor
right.gif (896 byte) Introduzione alla collezione Waller
right.gif (896 byte) La collezione dei libri
right.gif (896 byte) La collezione di manoscritti e autografi
right.gif (896 byte) Gli Alba amicorum
right.gif (896 byte) Il materiale iconografico (incisioni ed ex-libris)
right.gif (896 byte) Le medaglie
right.gif (896 byte) Bibliografia sulla Collezione Waller
right.gif (896 byte) Informazioni

 

Sul nome Parnassus Scientiarum

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Nell’inventario del 1650 delle carte di René Descartes trovate a Stoccolma immediatamente dopo la sua morte, è menzionato un curioso manoscritto scientifico intitolato Parnassus che conteneva le prime scoperte matematiche realizzate dal filosofo francese. Anche se il manoscritto non è stato più rinvenuto, le biblioteche ed archivi svedesi preservano un numero di collezioni scientifiche che compensa ampiamente la perdita dell’opera di Descartes. Tra queste la collezioni sicuramente più significativa e che per la sua immensa ricchezza può essere paragonabile ad un parnaso delle scienze è la collezione Waller di storia della medicina e della scienza.

Su Parnassus Scientiarum

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Il progetto Parnassus Scientiarum è la sintesi di due iniziative complementari. La prima ha come obiettivo la catalogazione digitale della Collezione Waller di storia della medicina e della scienza conservata presso la Biblioteca Universitaria di Uppsala. La seconda ha lo scopo di provvedere a una nuova e più adeguata sistemazione fisica dell’intera collezione e, quando fosse necessario, di intervenire al restauro de documenti deteriorati.

La prima fase del progetto, iniziata nel gennaio del 2000, è stata completata nell’agosto 2000. In questa fase interlocutoria è stata catalogata e digitalizzata la parte italiana e un certo numero di documenti francesi, svedesi e danesi. In totale sono stato catalogati in formato digitale circa 2000 documenti manoscritti e iconografici.

Grazie all’applicazione della base di dati relazionale Pinakes e alla disponibilità di accedere direttamente fin dall’inizio a immagini ad altea risoluzione grafica dei documenti, gli utenti avranno la possibilità di consultare in modo interattivo il catalogo e di intervenire con suggerimenti, proposte e correzioni fin dalla fasi iniziali del progetto. Questa possibilità renderà possibile la creazione di una rete interattiva sincronica tra gli utenti e gli autori del catalogo.

In una seconda fase del progetto, il cui calendario non è ancora stato fissato, verranno catalogate e incluse nel progetto Parnassus Scientiarum le rimanente collezioni dei libri, medaglie e Alba amicroum.

Who’s who di Parnassus scientiarum

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Curatori: Marco Beretta e Andrea Scotti

Interface editor: Daniele Nuzzo

Catalogatori: Marco Beretta, Caroline Chevallier, Bo Jaensson, Andrea Scotti e Laila Österlund (coordinatore).

Riproduzione digitale di documenti di grandi dimensioni: Bo Jaensson

Restauro e collocazione fisica dei documenti: Per Cullhed e Anders Zitting

Manager della rete e delle macchine: Lennart Hognert

Direttori del coordinamento: Ulf Göranson and Viveca Halldin Norberg

Comitato scientifico: Tore Frängsmyr, Paolo Galluzzi, Sten Hedberg, Monica Hedlund, Lennart Hognert, Karin Johannisson, Margareta Lindgren, Johan Mannerheim, Eva Müller, Magnus Nyman, Per Gunnar Ottosson

 

Lo sponsor

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Riksbankens Jubileumsfond (Stoccolma)

 

Introduzione alla Collezione Waller

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Nel 1950 il chirurgo svedese Erik Waller decise di donare alla Biblioteca Universitaria di Uppsala la sua collezione di libri di storia della medicina e della scienza. Cinque anni dopo la Biblioteca riusciva ad acquisire la sua collezione di lettere, manoscritti, alba amicorum, medaglie ed incisioni. La Collezione Waller rappresentava nel suo complesso la più ricca acquisizione realizzata dalla Biblioteca Universitaria durante la sua storia prestigiosa. Per dare un’idea della sua ricchezza è sufficiente dire che la composizione quantitative della Collezione Waller supera il numero dei volumi acquisiti dalla Biblioteca Universitaria durate i suoi primi 164 anni di storia (1621-1785). Questo dato, tuttavia, non rende giustizia ad una collezione privata che per molti aspetti è unica al mondo. Nel suo insieme la collezione è composta da oltre 100.000 pezzi suddivisa nelle classi seguenti:

 

Classi

Numero di Oggetti

Libri

21.000

Estratti, pamphlet e libri non catalogati

4000

Lettere e autografi

30000

Alba Amicorum

36*

Ex-libris

200**

Iconografia

40000***

Codici e diplomi

300

Medaglie

600

Totale stimato

108100

 

Questi dati devono naturalmente essere considerati come una prima approssimazione quantitativa dell’intera Collezione e solo la sua catalogazione potrà fornirne informazioni più precise sulla sua differenziazione tipologia e quantitativa.

 

La Collezione dei libri

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La ricchezza della Collezione Waller di libri è conosciuta grazie al catalogo pubblicato da Hans Sallander nel 1955. Il catalogo consiste di più di 21.000 titoli e non include circa 4.000 estratti, scritti d’occasione e pamphlet pubblicati tra il 1700 e il 1955. Nel catalogo si trovano 150 incunaboli, 24 dei quali pubblicati prima del 1480, e tra essi troviamo una copia unica de La Vie de Saint Roch (ca. 1496). La Collezione consiste di moltissime rarità pubblicate durante il sedicesimo secolo, quali per esempio copie uniche di opere di Vesalio, Paracelso, Saliceto, Lanfranco e Fracastoro. Waller inoltre possedeva la più ricca collezione privata di edizione di opere Ambroise Paré (45 edizioni), William Harvey (43 edizioni) e Paracelso (44 edizioni). Se si guarda poi ai libri medici posseduti da Waller pubblicati durante il diciassettesimo e diciottesimo secolo la ricchezza della collezione sfugge a qualsiasi tentativo di darne una descrizione adeguata.

La Collezione non consiste d’altra parte di soli libri di medicina. E’ presente infatti la maggior parte delle opere che hanno avuto un significato importante nello sviluppo della scienza occidentale. Così, troviamo, per non fare che pochi nomi, le prime edizioni delle opere di Copernico, Keplero, Galileo, Newton, Lavoisier, Linneo, Darwin ed Einstein.

La Collezione Waller è unica anche sotto un altro profilo. Vi si trovano infatti libri con iscrizioni, ex-libris ed annotazioni manoscritte di importanti scientiziati quali Aldrovandi, Banks, T. and C. Bartholin, Bernard, Berzelius, Bichat, Blumenbach, Boerhaave, Bonnet, Borelli, Buffon, Camper, Charcot, Cullen, Dee, Della Porta, Fabricius, Fracastoro, Gesner, Harvey, von Haller, Lavoisier, Linné, Marat, Moleschott, Oldenburg, Redi, Scaliger, Sennert, Vesalius e Virchow.

 

La Collezione di manoscritti e autografi

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Se la collezione di libri a stampa è abbastanza nota molto diversa è la situazione delle collezioni di manoscritti, lettere, autografi e medaglie, per lo più ignorate dalla comunità internazionale degli storici della scienza. Una descrizione parziale di questa parte della collezione si trova nell’opera di Marco Beretta A History of Non Printed Science. A Select Catalogue of the Waller Collection.

La collezione dei manoscritti e degli autografi è ancora più interessante, se ciò è possibile, della collezione dei libri. Essa non solo non consiste di moltissimi pezzi unici ed estremamente rari ma, con una quantità stimata in 30.000 documenti, rappresenta una vera miniera documentaria per la storia della scienza che va dal 1255 alla prima metà del ventesimo secolo. Alla quantità impressionante di documenti corrisponde la qualità ed unicità di moltissimi pezzi. Per citare a caso alcune delle celebrità rappresentate con documenti manoscritti autografi nella collezione occorre almeno fare i nomi di medici quali Baglivi, Blumenbach, Boerhaave, Cabanis, Camper, Fracastoro, Freud, F. Fuchs, Gall, Guillotin, Haeckel, Hales, Helvetius, F. Hoffmann, W. Hunter, Lancisi, Leewenhoek, Licetus, Malpighi, Marat, Mesmer, Pasteur, Quesnay, Pasteur, Pavlov, Pontanus, Quesnay, Ray, Röntgen, Virchow, Wassermann; di astronomi quali G.D. Cassini, Delambre, Flamsteed, Fontenelle, Galileo, Gauss, Herschel, Kepler, Lalande, Laplace, Maupertuis, Newton, Schiaparelli, Wargentin; di naturalisti quali Adanson, Bonnet, Cuvier, Darwin (both Erasmus and Charles), De Luc, Dolomieu, Gouan, Lamarck, Linné, Lyell, Mendel, Needham, Owen, Redi, Senebier, Spallanzani, Thunberg, Treviranus; di matematici quali d’Alembert, Babbage, J. Bernoulli, Collins, Fermat, Monge, Wallis; di chimici quali Bergman, Berzelius, Boyle, M. Curie, Davy, Faraday, Kekulé, Lavoisier, Liebig, Priestley, Scheele; di fisici quali Ampère, Arago, Biot, Bohr, Borelli, Celsius, Einstein, Euler, Galvani, s’Gravesande, Hooke, Kelvin, Rumford, Torricelli; di filosofi quali Bacone Bentham, Condillac, Condorcet, Descartes, Fichte, Hegel, Leibniz, Locke, Malthus, Mendelsshon, Nicole, Nietzsche, Ramo Rousseau, Schelling, Voltaire; e di importantissime figure storiche, letterarie e religiose quali Algarotti, Bembo, Bodoni, Daguerre, Eiffel, Erasmus, Goethe, Guicciardini, Kircher, La Fontaine, Louis XIII, Louis XIV, Louis XV, Louis XVI, Manuzio, Napoleone,Panckoucke, O. Rudbeck, W. Pitt, Sade, Strindberg, Swedenborg, Zwingli.

Questa lunga lista di nomi offre solo una scelta, del tutto soggettiva, che tuttavia offre un’idea adeguata della ricchezza della Collezione Waller. A questa incredibile collezione vanno aggiunti circa 300 codici manoscritti ed una bellissima ed importante collezione di diplomi in medicina e chirurgia.

 

Alba Amicorum

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Gli Alba amicorum o Stammbuch non hanno un corrispondente adeguato nella lingua italiana. I termini moderni di album e di libro dei visitatori riflettono solo vagamente il significato e la funzione storica che tra il sedicesimo e il diciottesimo secolo venne attribuita a queste curiose raccolte di autografi. Durante il sedicesimo secolo i membri della nobiltà tedesca erano soliti scambiarsi piccoli fogli e disegni con le armi delle proprie casate. Questo costume si trasformò durante la metà del secolo quando gli alba amicorum diventarono del piccoli libri ove i viaggiatori collezionavano gli autografi, aforismi e disegni delle persone che incontravano. Dalla stati tedeschi questa consuetudine si diffuse durante il diciassettesimo secolo tra gli studenti universitari e gli studiosi dei paesi del Nord di Europa.

Le biblioteche ed archivi svedesi conservato una ricca collezione di Alba amicorum, seconda solo a quella conservata nelle biblioteche tedesche, stimata da Åke Davidsson in 360 esemplari. Waller ne collezionò 37, più di del 10% del patrimonio nazionale. Gli Alba amicorum collezionati da Waller coprono un periodo che va dalla prima metà del diciassettesimo secolo alla seconda metà del diciottesimo e contengono più di 4.000 autografi. Come nel caso della parte dedicata ai manoscritti anche in questa sezione non è difficile trovare alcuni documenti di notevole importanza. Un esempio interessante è l’Album appartenuto a Daniel Stolz von Stolzenberg, poeta ed alchimista boemo vissuto a Kronstadt nella prima metà del diciassettesimo secolo. Questo Album è di particolare interesse estetico a causa delle oltre 100 incisioni in rame tratte dall’opera di Stolz intitolata Chymisces Lustgärtlein (Francoforte, 1624). L’album contiene inoltre 200 autografi di studiosi raccolti da Stolz durante i suoi viaggi per l’Europa tra il 1622 e il 1627. Tra i nomi che spiccano di questa collezione di note, aforismi, disegni e autografi si devono ricordare quelli dell’alchimista inglese Robert Fludd, del cartografo olandese Willem Blaeu, del naturalista svizzero Caspar Bahuin, dell’inventore del termometro Santorio Santorio e del filosofo francese Etienne de Calve. In altri album appartenuti a Waller si trovano autografi di Newton, Wallis, Bentley, Scheuchzer, Kircher, Linneo, Celsius etc.

 

Il materiale iconografico (incisioni ed ex-libris)

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Waller possedeva una straordinaria collezione di incisioni in legno e rame, litografie, acquerelli, dipinti, fotografie ed ad altri tipi di rappresentazioni iconografiche, per lo più ritratti di medici e scienziati. Gran parte della collezione è conservata in 22 portfolio contenenti nel loro insieme circa 3000 documenti iconografici. Di questa collezione, che è conservata nel Map and Prints Departments della Biblioteca, esiste un utile catalogo. Tuttavia la maggior parte del materiale iconografico è inglobato nella collezione degli autografi e la stima complessiva ammonta a circa 10.000 documenti iconografici.

Di questa splendida collezione il pezzo più prezioso è certamente il ritratto dipinto di Paracelso proveniente dall’atelier del pittore fiammingo Rubens.

Waller possedeva infine una rilevante collezione di ex-libris di medici e scienziati. La collezione non è particolarmente ricca e consiste principalmente di esemplari datati tra il diciottesimo e ventesimo secolo, anche se non mancano alcuni importanti esempi del diciassettesimo secolo.

 

Le medaglie

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La collezione Waller di medaglie consiste di 600 esemplari realizzati nel periodo 1650-1950. La maggior parte di queste medaglie commemorano medici e scienziati.

 

Bibliografia sulla Collezione Waller

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  • Erik Waller, " Eine unbekannte Ausgabe von Vesals Epitome ", Lychnos, 1937, pp. 251-260
  • Emil Starkenstein, " Der Artz und sein Buch ", Philobiblon, 10, 1946, pp. 305-334.
  • Sten Lindroth, " Erik Wallers Bibliotek ", Svenska Bibliotek, 1946, pp. 3-58.
  • Hans Sallander, The Bibliotheca Walleriana in Uppsala University Library, Uppsala, 1951.
  • Hans Sallander & Tord Skoog, 100 Books from the Waller Collection in the University Library of Uppsala illustrating the Development of Plastic Surgery, Uppsala, Uppsala University Library, 1955.
  • Hans Sallander, Bibliotheca Walleriana. The Books illustrating the History of Medicine and Science collected by Erik Waller and bequeathed to Library of the Royal University of Uppsala, Stockholm, Almqvist & Wiksell, 1955, 2 vols.
  • Hans Krook, " Samlare och Konässör. Om Erik Waller och hans medicinhistoriska bibliotek ", Nordisk Medicinhistorisk Årsbok, 1976, pp. 1-8.
  • Marco Beretta, A History of Non-Printed Science. A Select Catalogue of the Waller Collection, Stockholm, Almqvist & Wiksell International, 1993.
  • Marco Beretta, " A Mecca for the History of Science ", Uppsala Newsletter in History of Science, 19, 1993, pp. 1-3.
  • Tor Hierton, " Medicinhistoriska glimtar från gryningstid för kirurgi och rehabilitering ", Vestrogothica. Skriftserie utgiven av Västgöta Nation i Uppsala, 1994, pp. 37-45.
  • Marco Beretta, , " Parnassus Scientiarum. A Catalogue of the Waller Collection of History of Science and Medicine ", Uppsala Newsletter in History of Science, 2000, pp. 1-3.

 

Informazioni

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Per avere maggiori intorno alla collezione contattare:

Dr Viveca Halldin Norberg

Head of Cultural Heritage Group

Manuscript and Music Department

Uppsala University Library

P.O.Box 510

SE-751 20 Uppsala, Sweden

e-mail: Viveca.Halldin_Norberg@ub.uu.se